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Trump litiga con il clima e con il futuro

La decisione di Trump di abbandonare gli accordi di Parigi, manifestata a G7 di Taormina e ribadita al G7 Ambiente di Bologna, la Coalizione Clima la ritiene una scelta assolutamente anacronistica e negativa per l’America, per il mondo intero e soprattutto per tutte quelle persone che già oggi soffrono i drammatici impatti dei cambiamenti climatici.

Questa folle scelta avrà l’effetto immediato di isolare gli Stati Uniti dal resto del mondo sul tema della lotta ai cambiamenti climatici, e non solo. E’ una decisione molto negativa, ma i reali effetti ancora non sono pronosticabili, perché tanti governatori (California e New York solo per citarne due) e aziende americane hanno già dichiarato che continueranno ad investire sulle energie rinnovabili, abbandonando progressivamente i combustibili fossili.

Ad oggi l’unica conseguenza tangibile della scelta di Trump è il fatto che il resto del mondo si è unito e ha confermato la propria volontà di mantenere in essere, ed anzi implementare, gli Accordi di Parigi. Ci sarà bisogno di una nuova leadership, e paesi come Cina ed Unione Europea hanno già dichiarato di essere pronte a riempire il vuoto lasciato dall’America.

Ovviamente al momento sono solo parole, e si deve passare subito ai fatti. La riduzione delle emissioni e il contrasto al cambiamento climatico sia a livello nazionale che comunitario devono essere accompagnati da investimenti dedicati per garantire la giusta transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio, creando nuova e qualificata occupazione sostenibile e che il processo di transizione deve essere gestito con il dialogo sociale e il pieno coinvolgimento delle comunità.

La Coalizione Clima chiede al governo italiano di mettere in campo politiche, anche a livello nazionale, che siano più ambiziose di quelle visto fino ad oggi, per mettere al centro della rivoluzione energetica i cittadini e i territori. A livello comunitario c’è invece assoluto bisogno, oggi più di ieri, di rivedere al rialzo gli obiettivi al 2030, e in questa partita l’Italia deve abbandonare l’atteggiamento di retroguardia tenuto fino ad ora e mostrare leadership ed ambizione.

 

Alcuni commenti:

Il documento dell’alleanza USA di non-state actors “We are still in” che intende perseguire comunque gli impegni dell’Accordo di Parigi e raggruppa oltre 1200 tra sindaci, governatori, università e aziende.  http://wearestillin.com/

 

Il documento del movimento sindacale internazionale sulla decisone di Trump. http://www.cgil.it/la-critica-del-movimento-sindacale-internazionale-allannuncio-del-presidente-trump-del-ritiro-degli-usa-dallaccordo-sul-clima-parigi/

 

Lorenzo Ciccarese  http://www.scienzainrete.it/articolo/trump-non-cambier%C3%A0-politica-sul-clima/lorenzo-ciccarese/2017-06-04

 

Edo Ronchi http://www.fondazionesvilupposostenibile.org/edo-ronchi-trump-e-accordo-parigi-3-considerazioni/

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