Verona, venerdì 7 dicembre mobilitazione
COP24 – Allarme: Emergenza Cambiamenti Climatici. A Verona un corteo apartitico e nonviolento.
Partenza del corteo alle 19,00 da Lungadige Porta Vittoria all’altezza del Museo Civico di Storia Naturale, Ponte Navi, Via Leoni, Via Cappello, Piazza Erbe, Corso Portoni Borsari, Via Oberdan, Piazza Brà con arrivo alle 20,00 circa davanti a Palazzo Barbieri. (NB: piano B=partenza da Porta Leoni)
Ti invitiamo:
… ad aderire con la tua associazione, gruppo, ecc. comunicandocelo urgentemente così da poterti inserire nel volantino/comunicato;
… a diffondere il più possibile questo invito ai tuoi amici e al tuo indirizzario;
… a partecipare attivamente alla marcia con cartelloni, musica, ecc. per farci sentire bene:
Siamo già in tanti ma senza te non si fa niente: WWF VR, Legambiente VR, ARI (Ass.ne Rurale Italiana- Via Campesina), AVEPROBI (Associazione Veneta Produttori Biologici e Biodinamici), Terra Viva, MDF (Movimento Decrescita Felice) VR, Circolo Alexander Langer VR, Circolo Paratodos, Premio Lombrico d’Oro, ISDE (medici per l’ambiente).
Prima e dopo la marcia ecco alcuni appuntamenti da non perdere:
… alle 18,00 al Museo ci sarà la conferenza di Valeria Nencioni vita sui ghiacciai e trasformazioni;
… alle 20,30 al cinema di Pedemonte Terra Viva propone un interessante documentario sugli “stili di vita sostenibili”;
… il giorno dopo (8 dicembre) a Padova al mattino ci sarà un’assemblea di diverse associazioni venete e al pomeriggio “Climate Alarm”, marcia regionale in contemporanea con tutto il mondo.
Non c’è più tempo da perdere. Lo hanno scritto (migliaia di esperti, dopo anni di lavoro) sul nuovo rapporto dell’IPCC (il più importante organismo scientifico intergovernativo sui cambiamenti climatici), pubblicato a inizio Ottobre. Lo hanno scritto anche sull’ultimo bollettino del WMO (Organizzazione Metereologica Mondiale, agenzia ONU) pubblicato pochi giorni fa (ANSA 22 novembre 2018), secondo il Segretario Generale Petteri Taalas quando la terra ha avuto i 2/3 gradi in più che ci aspettano il livello del mare era dai 10 ai 20 metri più alto (altrocheMose).
Non c’è più tempo per rinviare le decisioni. Se non si inverte immediatamente e drasticamente la tendenza attuale poi sarà troppo tardi per tutti. Stiamo arrivando velocemente a un grado e mezzo (che è già catastrofico) e due gradi sono irreversibili.
Verona dà un grosso contributo negativo grazie al suo inquinamento: dell’aria (vedi sanzioni dall’Europa, cemento invece di alberi, uso di energia non sostenibile per trasporti e riscaldamento), dell’acqua (prodotti chimici industriali, pesticidi, antibiotici, ecc.), del terreno (prima nelle vendite di pesticidi, allevamenti intensivi, consumo di suolo, desertificazione, ecc.).
Parlarne non basta. E’ ora di scendere nuovamente in piazza per fare pressione sugli amministratori perché sia a livello mondiale che a livello locale si passi subito dalle parole ai fatti.